Una donna ha avuto un maxi risarcimento economico dopo aver subito una spiacevole truffa online. La colpa è stata data, addirittura, alla banca e la donna ha ricevuto una somma di 50mila euro per i danni subiti. Scopriamo tutti i dettagli su una vicenda che sta facendo letteralmente il giro del web. Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Il phishing è il metodo che utilizzano criminali e malintenzionati online per cercare di sottrarre dati personali, codici e, di conseguenza, soldi dal conto corrente a tante persone. Le modalità per mettere in atto questi piani diabolici sono, più o meno sempre le stesse.
I cyber criminali cercano di far leva sulle emozioni delle vittime, invitandole a cliccare su alcuni link all’interno del testo ricevuto su WhatsApp, per posta elettronica o via SMS. Il testo potrebbe presentarsi in diversi modi. Si cerca di adescare la vittima con un allarme improvviso, con una fantomatica vincita o, comunque, in generale con avvisi che potrebbero mettere ansia e fretta all’utente.
Come facciamo sempre, il nostro invito è quello di non avere fretta nel rispondere a questi messaggi e, soprattutto, a non cliccare mai sui link e a immettere dati sensibili e informazioni personali. L’hacker, infatti, non aspetta altro che tutto ciò. I messaggi phishing possono presentarsi con un italiano errato o stentato, con una punteggiatura rivedibile e con immagini copia dei loghi di enti importanti.
Se si ha il dubbio, sarà sempre opportuno prendere tempo e contattare direttamente l’ente, l’operatore o la banca. La truffa di cui vogliamo far cenno in questo testo si riferisce proprio al metodo del phishing attuato da una banca. La donna che ha subito il furto è stata risarcita con una somma record. Ma scopriamo tutti i dettagli a riguardo.
Maxi risarcimento dopo la truffa online: i dettagli su quanto accaduto
Una donna di Verona ha subito una truffa online molto ingente. La cosa assurda è che a dover risarcire la donna sarà proprio la sua banca. La donna, infatti, aveva richiesto alla banca la restituzione dei soldi rubati sul suo conto da alcuni malintenzionati, per mezzo delle note truffe phishing.
Stando ai legali della donna, il suo istituto bancario non aveva fornito le giuste difese per fare in modo che le truffe potessero venire disinnescate sul nascere. Carlo Battistella, avvocato di Adiconsum Verona, quindi, ha difeso la signora, mettendo in luce tutte le colpe della banca.
50mila euro di risarcimento
La signora truffata ha vinto il ricorso all’Arbitrato Bancario Finanziario e ha avuto indietro un risarcimento record di ben 50mila euro.
Queste le parole dell’avvocato che ha difeso la signora, vale a dire Carlo Battistella: “Questa pronuncia favorevole rappresenta un risultato molto importante per tutti i consumatori che cadono vittime di truffe online. È una vittoria che dimostra che i casi di phishing possono essere affrontati con successo e che le istituzioni finanziarie devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri clienti da tali minacce“.
